Firme per far nascere la difesa nonviolenta

Il Tirrenoda Il Tirreno del 20 dicembre 2014

È iniziata ufficialmente anche a Livorno la raccolta di firme per la campagna nazionale “Un’altra Difesa è possibile”, che ha come obiettivo quello di proporre al Parlamento una legge di iniziativa popolare, che istituisca in Italia un Dipartimento di difesa civile non armata e nonviolenta. Creare corpi civili di pace, un istituto di ricerca sulla pace e collaborare con Vigili del Fuoco e Protezione Civile:  ecco che cosa viene richiesto in concreto.

Tra i primi a firmare Stella Sorgente (vice sindaco) e Giovanna Cepparello (presidente del consiglio comunale), che ha precisato comunque di aderire da «cittadina libera e non in rappresentanza del mio incarico». Anche Marco Galigani (Movimento 5 Stelle) e Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) hanno messo la loro firma.

«La crisi non è finita –spiega Cepparello- e le tensioni aumentano, è urgente riorganizzare la difesa della patria». E proprio a questo riguardo, Sorgente cita gli articoli 11 e 52 della costituzione, «che con questa legge si potrebbero realizzare pienamente». Non sono mancati poi i riferimenti ai momenti di conflitto vissuti in città in questi mesi, soprattutto quando è esploso il caso degli operai della Trw: «Ricordo – racconta Cepparello – l’atmosfera che si respirava alla manifestazione a Roma, ma anche durante l’occupazione della sede di Confindustria. Sembrava che potesse degenerare da un momento all’altro». E aggiunge: «In quel caso la risposta dei lavoratori è stata eccezionale, come anche quella delle forze dell’ordine. La nonviolenza dà la le soluzioni migliori».

«La campagna – afferma Rocco Pompeo, direttore Centro Studi Nonviolenza – è promossa a livello nazionale da varie reti e associazioni, tra cui il Movimento Nonviolento che ne è portavoce». Per fare in modo che la legge possa essere presentata in Parlamento occorrono 50mila firme, «quindi – riprende Pompeo – bisogna sensibilizzare la gente, e per farlo abbiamo in programma, oltre ai banchetti per le strade, diverse iniziative». Nel calendario, tra i vari appuntamenti, ce ne sarà uno che vedrà firmare un personaggio di spicco della Resistenza livornese: Garibaldo Benifei.

Ma con quali fondi si dovrebbe istituire questo dipartimento? Lo spiega Caterina Bianciardi, presidente dei nonviolenti livornesi: «La nostra proposta – afferma – prevede il taglio delle spese militari, e la possibilità di donare il proprio sei per mille in sede di dichiarazione dei redditi al Dipartimento di difesa civile non armata e nonviolenta».

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: www.difesacivilenonviolenta.org, chiamare al numero 0586 424637 o scrivere una mail a: centrostudinonviolenza@nonviolenti.org

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