La campagna per una Difesa civile e nonviolenta scrive al Presidente Mattarella

Sergio Mattarella Presidente della RepubblicaLe sei reti promotrici augurano buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica chiedendo attenzione a servizio civile e forme di difesa non armata e nonviolenta della Patria.

Una lettera di augurio per l’inizio del Settennato: in questo modo le sei reti promotrici di “Un’altra difesa è possibile” hanno deciso di rivolgersi al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un’occasione per far sentire vicinanza all’inizio di questo importante e gravoso compito e per ricordare come “le Reti e le Associazioni pacifiste, nonviolente, per il disarmo, della cooperazione internazionale e del servizio civile che hanno dato vita alla Campagna Un’altra difesa è possibile” hanno già dato vita al percorso per “promuovere una legge di iniziativa popolare per l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta”. 

La Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, il Forum Nazionale Servizio Civile, la Rete della Pace, la Rete Italiana per il Disarmo, la Campagna Sbilanciamoci e il Tavolo Interventi Civili di Pace hanno voluto rivolgersi al nuovo Capo dello Stato e garante della Costituzione per ricordare l’importanza del lavoro condotto quotidianamente dagli organismi che hanno dato vita alla Campagna per una difesa civile.

Nella missiva si legge: Siamo coscienti che la Costituzione Le affida il comando delle Forze armate e la presidenza del Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, ma siamo altresì convinti che Lei saprà tenere in considerazione le nostre proposte che mirano ad ottenere un riconoscimento politico, giuridico, finanziario e dunque istituzionale per le nuove forme di difesa civile e nonviolenta della Patria che sono previste dalla nostra Costituzione e confermate da due sentenze della Corte Costituzionale e tre leggi dello Stato”. L’intenzione è quindi quella di ricordare al Presidente Mattarella la rilevanza di approcci innovativi e nonviolenti al dovere costituzionale di difesa della Patria. Ricordando come proprio Mattarella, nel suo ruolo di Ministro della Difesa del Governo che decise di sospendere la leva obbligatoria, ebbe parole importanti a riguardo del Servizio Civile come forma non armata di difesa: “Qualsiasi giovane potrà comunque concorrere alla difesa della patria con mezzi ed attività non militari. I futuri volontari potranno continuare a favorire e promuovere la solidarietà e la cooperazione”.

L’Obiettivo della Campagna “Un’altra difesa è possibile” è quello di dare, proprio attraverso l’iniziativa popolare, uno strumento ai cittadini per chiedere allo Stato l’istituzione della Difesa civile, non armata e nonviolenta ovvero per la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati. I promotori hanno quindi ricordato al Presidente Mattarella che “lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa e sicurezza dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11), che afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il “sacro dovere della difesa della patria” (art. 52)”.

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